ISEE
L'Isee è uno
strumento usato per valutare la situazione economica dei soggetti che intendono
fruire di prestazioni sociali agevolate.
Per
ottenere la propria certificazione ISEE i nostri collaboratori provvederanno a
compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene le informazioni di carattere
anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione
economica del nucleo familiare.
RED
Il RED è una dichiarazione, prevista dalla legge, che deve essere
presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni, il cui
diritto e misura, è collegato alla situazione reddituale del cittadino.
Considerato che il reddito in genere è un dato variabile nel corso degli
anni, per garantire la correttezza delle prestazioni erogate, l'INPS
effettua la verifica annuale di tali dati: attraverso l'indicazione dei redditi
posseduti, il Modello RED serve a determinare il diritto del pensionato ad
usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse.
Il RED si presenta attraverso i Centri autorizzati di assistenza fiscale
(CAF), i quali non solo trasmettono all'INPS i dati delle dichiarazioni rese
dai pensionati, ma soprattutto aiutano questi ultimi nella compilazione,
piuttosto complessa, dei modelli, certificando l'entità del reddito dichiarato.
Il pensionato potrà perciò usufruire dell'assistenza di operatori
particolarmente esperti in questo settore.
IMU - Imposta municipale propria
L’imposta municipale
propria (IMU) si applica al
possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle
categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di
terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto
reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario
nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
lL aliquote dell’Imposta
Municipale Unica sulle altre proprietà sono stabilite di anno in anno da
apposita delibera
comunale, rispettando determinati criteri nazionali (es.:
maggiorazione IMU-TASI non superiore allo 0,8%), risultando quindi variabili a
discrezione delle singole Amministrazioni Comunali che incassano gli introiti.
Sono inoltre previste detrazioni ed esenzioni in presenza di condizioni
particolari.
Quanto
si deve pagare di IMU?
Ogni comune stabilisce autonomamente le aliquote dell'IMU. Per il calcolo dell’IMU dovuta, La sede de Il Punto Legale è a
vostra disposizione per aggiornare il calcolo in base alle delibere dei singoli
Comuni.
In sostituzione della maggiorazione della TASI viene concesso ai comuni che
hanno già esercitato tale facoltà di aumentare ulteriormente l’aliquota massima
dell’1,06 per cento sino all’1,14 per cento, a decorrere dall’anno 2020, nella
stessa misura applicata per l'anno 2015 e confermata fino all’anno 2019. Negli
anni successivi è solo possibile ridurre la maggiorazione, mentre resta esclusa
ogni possibilità di variazione in aumento.
Per l'abitazione principale di lusso l’aliquota è
fissata allo 0,5 per cento e il comune può aumentarla di 0,1 punti percentuali
o diminuirla fino all'azzeramento.
Per i fabbricati rurali ad uso strumentale l'aliquota
di base è lo 0,1 per cento, e il comune può ridurla fino all’azzeramento.
Per i fabbricati destinati dall'impresa costruttrice alla vendita (c.d.
beni merce), fino al 2019 soggetti solo alla TASI, è fissata un'aliquota allo
0,1 per cento fino al 2021, che i comuni possono aumentare fino allo 0,25 per
cento o diminuire fino all’azzeramento, mentre dal 1° gennaio 2022 saranno
esenti dall'imposta.
Confermate le seguenti riduzioni:
·
riduzione al 50%
della base imponibile per i fabbricati di interesse storico o
artistico, per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e
di fatto non utilizzati.
·
riduzione al 50%
della base imponibile per le abitazioni concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea
retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale.
Beneficio che si estende, in caso di morte del comodatario, al coniuge con
figli minori.
·
riduzione al 75%
dell’aliquota base stabilita dal comune per le abitazioni locate a canone concordato.
Come si
paga l’IMU?
Si paga con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 in due
rate con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre dell'anno di riferimento. Il
cittadino può sempre decidere di pagare tutta l'imposta con un unico versamento
entro il 16 giugno.
* Nel caso però in cui i suddetti termini coincidano con un giorno festivo
o prefestivo, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo utile.
Ci sono
obblighi di dichiarazione?
Ogni comune potrebbe prevedere modalità (e moduli) diversi di
dichiarazione, la regola generale è che queste dichiarazioni andranno
presentate tutte le volte che si modificano i criteri per calcolare le imposte
di riferimento (ad esempio, quando l'inquilino cessa di abitare un immobile o
l'esistenza di un contratto di comodato registrato con i propri figli o
genitori). I termini di presentazione sono attualmente fissati al 30 giugno
dell'anno successivo a quello in cui si sono verificati gli eventi che hanno
generato l'obbligo di presentazione della dichiarazione. Per le variazioni intervenute nel 2019 la scadenza per la
presentazione della dichiarazione IMU è invece al 31/12/2020 per effetto
dall’art. 3 ter del DL 34/2019.